lunedì 30 settembre 2013
Corriere delle sera
A Forlì nasce "l'X-Factor"delle rinnovabili
HEnergia, il Centro di sviluppo e
ricerca delle energie rinnovabili per lo studio delle soluzioni migliori
disponibili sul mercato
HEnergia, il Centro di sviluppo e
ricerca delle energie rinnovabili per lo studio delle soluzioni migliori
disponibili sul mercato
Il centro
di ricerca di Forlì
È una sorta di
X-Factor delle energie rinnovabili HEnergia, il nuovo Centro di sviluppo aperto
da Hera (la multiutility dell'Emilia Romagna) a Forlì. Non ci sono eliminazioni
drammatiche, ma lo studio delle migliori soluzioni industriali disponibili sul
mercato (escluse quindi quelle allo studio in università e laboratori di
ricerca) per quanto riguarda energia solare, micro-eolico, idrogeno e
(prossimamente) biomasse. L'investimento di Hera nel Centro di sviluppo delle
energie rinnovabili è stato di poco superiore al milione di euro.
IL CENTRO - In pratica a Forlì verranno «provate
sul campo» per un periodo di tre anni tutti i tipi disponibili per la
produzione «domestica» di energia rinnovabile, controllando i parametri meteo
come temperatura, pressione, vento, umidità, irraggiamento solare per trovare
la soluzione migliore alle diverse condizioni ambientali. Con «migliore» si
intende il rapporto tra l'efficienza effettiva degli apparati (non quella
dichiarata dai costruttori) e la sua evoluzione nel tempo e i costi di acquisto
e gestionali. Quindi sul tetto della struttura sono stati installati quattro
tipi di pannelli fotovoltaici fissi: a silicio monocristallino+amorfo della
Panasonic, a silicio policristallino Cnpv, a tellururo di cadmio della First
Solar, a silicio amorfo della Sharp. A terra invece sono stati posti: un
sistema fotovoltaico a inseguimento azimutale monoassiale Heliantus, due
sistemi a concentrazione a lenti di Fresnel con inseguitore a doppio asse e
celle a tripla giunzione della Arima Eco Energy e della Sunflower Cpv; un
sistema a concentrazione a doppia riflessione Cassegrain con inseguitore a
doppio asse della Gp III Solar; un pannello ibrido fotovoltaico e termico della
Anaf Solar; e infine una parabola per solare termico di 4,5 metri di diametro
con inseguitore della Solar Beam. Per quanto riguarda l'eolico c'è un
minigeneratore Airdolphin ad asse orizzontale con rotore di 2 m di diametro
della Zephir posto su un palo alto 9 metri e potenza di 1 kW con vento di 12,5
m/secondo.
IDROGENO - Hera ha pensato però di studiare
anche i metodi di stoccaggio dell'energia, essendo le rinnovabili discontinue
per definizione. Quindi c'è un impianto per la produzione e la compressione
dell'idrogeno, che viene prodotto con l'eccesso di energia derivata dai vari
sistemi, e tre fuel cell da 1 kW l'una per la sua eventuale riconversione in
energia elettrica. Non dimentichiamo che l'idrogeno, come già avviene in
Germania dove viene prodotto con l'eccesso di produzione eolica off-shore, può
essere immesso nella rete di distribuzione del gas di città. Infine c'è un
impianto di trigenerazione dove nei mesi estivi l'energia termica generata dai
concentratori solari viene trasformata da un impianto frigorifero ad
assorbimento in potenza frigorifera per i condizionatori d'aria. In una fase
successiva verrà testato anche un impianto a biomasse.
INIZIATIVA UNICA - «Questa di Hera a Forlì è
un'iniziativa unica in Italia per quanto riguarda una multiutility», ha
spiegato Salvatore Molè, direttore tecnologie e sviluppo di Hera.
«Un'iniziativa che è stata possibile sviluppare anche grazie al rapporto con i
centri di ricerca, in particolare con il dipartimento di ingegneria industriale
dell'Università di Bologna, un rapporto di scambio reciproco di conoscenze e
tecnologie». «Grazie ai dati che otterremo da questo centro di ricerca sui
rendimenti energetici, la società potrà orientare con maggiore efficacia gli
investimenti in energie rinnovabili», ha concluso Claudio Anzalone,
responsabile ricerca e sviluppo di Hera.
Fonte: Corriere della sera
portale per il risparmio energetico e per
HEnergia, inaugurato il centro di ricerca sulle rinnovabili
30/09/2013
Tecnologie solari, elettrica e termica e utilizzo di idrogeno nel laboratorio di Forlì
E' stato
inaugurato a Forlì dal Gruppo Hera HEnergia, innovativo centro di ricerca
sulle rinnovabili realizzato in collaborazione con il Dipartimento di
Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna. Per il momento il laboratorio
studierà principalmente le tecnologie solari di produzione di energia elettrica
e termica, e la produzione, stoccaggio e utilizzo dell'idrogeno.HEnergia ospita
componenti e attrezzature sia di produzione italiana che estera, prossimamente
sarà completata anche una sezione destinata a testare alcuni dispositivi
sperimentali, sviluppati in collaborazione con l'Università di Bologna,
finalizzati ad incrementare le rese d'utilizzo e diminuire l'impatto ambientale
delle caldaie a biomassa.Maurizio Chiarini, Amministratore Delegato del Gruppo
Hera ha commentato: "Oggi, anche in ragione di una prospettiva di
razionalizzazione del quadro degli incentivi, per proseguire efficacemente sul
cammino delle rinnovabili è indispensabile acquisire con certezza gli elementi
per orientare le scelte di investimento verso le tecnologie più efficaci ed
economicamente sostenibili. HEnergia, che nasce primariamente con questo
obiettivo, siamo certi potrà anche contribuire più in generale al sistema della
ricerca del nostro Paese su una materia, le rinnovabili, di estrema importanza
per il futuro delle nostre comunità".Diversi e ambiziosi gli obiettivi per
cui il gruppo Hera ha deciso di realizzare il Centro per le rinnovabili, primo
fra tutti valutare in maniera diretta e comparata i rendimenti dei singoli
componenti (ad esempio i diversi pannelli fotovoltaici), come di intere filiere
in diverse condizioni d'esercizio; verificare come questi rendimenti evolvono
nel tempo; individuare interventi di miglioramento delle condizioni d'esercizio;
valutare i reali costi di gestione; testare sistemi per lo stoccaggio
energetico.Il Centro comprende diversi spazi. La sezione solare permetterà di
comparare, a parità di condizioni ambientali rilevate da un'apposita centrale
meteo, diverse tecnologie fotovoltaiche: pannelli fissi piani di diversa
composizione (silicio monocristallino, policristallino, amorfo, tellururo di
cadmio), pannelli piani a inseguimento, sistemi a concentrazione (Fresnel,
Cassegrain) con inseguitore. I rendimenti attesi variano dall'8% circa dei
pannelli fissi al silicio amorfo a quasi il 30% di un sistema a concentrazione
a doppia riflessione ad inseguimento.Un sistema ibrido presente nella sezione
produrrà contemporaneamente energia elettrica e termica.A completare il mini
parco solare anche un concentratore solare a paraboloide a doppio inseguimento
di diametro 4.5 m per la produzione di acqua calda. L'energia termica
recuperata sarà utilizzata nella stagione estiva per la produzione di freddo
mediante un frigorifero ad assorbimento.La produzione fotovoltaica potrà essere
utilizzata per produrre idrogeno per via elettrolitica. L'idrogeno è uno dei
più promettenti vettori energetici sia per impieghi stazionari che mobili,
nonché come sistema d'accumulo energetico per le produzioni non pilotabili.
HEnergia
ospita anche un piccolo aerogeneratore ad asse orizzontale con un rotore di 2 m
di diametro da 1 kWe di potenza nominale che permetterà di valutare la reale
producibilità in un contesto poco favorevole quale quello urbano, la sua
variabilità, i regimi anemometrici effettivamente utilizzabili.Il centro è già
predisposto per ospitare una caldaia a biomasse multicombustibile integrata con
la centrale termica di sede. Consentirà di caratterizzare diverse tipologie di
biomassa vergine (rendimento, emissioni, costi di approvvigionamento e
gestione) e sviluppare sistemi di recupero energetico.
Inviato da il Ven, 09/27/2013 - 09:01
Hera lancia HEnergia, laboratorio per lo studio delle fonti rinnovabili
FORLÌ. È, a tutti gli effetti, un banco di prova,
su cui testare le nuove tecnologie di produzione di energia da fonti
rinnovabili, la struttura HEnergia, che verrà inaugurata ufficialmente oggi
all'interno del complesso forlivese di Hera spa. Una struttura pressochè unica
in Italia e in Europa.
Sostenibilità. La parola chiave è sostenibilità.
Tutte le fonti rinnovabili sono “ecologiche”. Ma, come ha spiegato il professor
Cesare Saccani del dipartimento industriale dell'Università di Bologna,
l'adozione di una sola risorsa non basta (vedi video) e, soprattutto, non è
concretamente possibile affidarsi ad una sola fonte energetica alternativa al
petrolio. Bisogna elaborare un giusto mix nello sfruttamento di risorse
provenienti dal sole, dall'idrogeno o dalle biomasse. Ma c'è di più: posto che
le tecnologie per sostituire o affiancare i combustibili fossili esistono e
funzionano, bisogna ora analizzare la sostenibilità di ogni singolo impianto.
Proprio a questo scopo è stato progettata e realizzata la struttura HEnergia.
HEnergia. In tutto simile ad un hangar per
aereo, almeno esternamente, la struttura di HEnergia, si compone di tre
elementi base: impianti di generazione primaria, come pannelli fotovoltaici,
pannelli solari termici e pale eoliche, impianti di stoccaggio e impianti di
generazione secondaria, come le apparecchiature per la produzione dell'energia
elettrica da idrogeno.
Più nel dettaglio, sono presenti impianti di
fotovoltaico tradizionale e avanzato, cogenerativo e trigenerativo, nonché
centraline per lo stoccaggio e la generazione da idrogeno. Di importanza
centrale è la rete di misura che serve per effettuare statistiche sulla
produzione. Il periodo di analisi non sarà inferiore a tre anni.
Solare. Sul tetto della struttura, sono
presenti pannelli al silicio monocristallino e amorfo e al tellaruro di cadmio.
A terra, invece, pannelli fotovoltaici a inseguimento azimutale, nonché lenti
di fresnel a inseguitore a doppio asse, oltre a pannelli a concentrazione a
doppia riflessione di tipo Cassegrain con inseguitore a doppio asse. A terra è
presente anche un pannello ibrido fotovoltaico e termico, nonché un
concentratore a paraboloide con inseguitore. Una struttura che, nel complesso,
assomiglia ad una base spaziale.
Eolico. La stazione di ricerca è dotata
anche di un generatore eolico ad asse orizzontale per produrre un kilowatt.
Idrogeno. La parte riguardante lo sfruttamento
dell'idrogeno si compone di un elettrolizzatore da mille litri l'ora di
idrogeno e da tre celle a combustibile ed è alimentato dalla sezione
fotovoltaica.
Taglio del nastro per HEnergia, il centro per
la ricerca sulle energie rinnovabili
Il
Centro, che ha comportato un investimento di circa 1,5 milioni di euro, è
ubicato a Forlì, in via Balzella 24, nella stessa sede che ospita altre
eccellenze tecnologiche di Hera
Redazione27 settembre 2013
Il deputato Marco di Maio, il
vice presidente della provincia di Forlì-Cesena Guglielmo Russo, il consigliere
d’amministrazione di Hera Spa Roberto Sacchetti, il Direttore Ricerca e Mercato
Salvatore Molè; il responsabile Ricerca e Sviluppo Claudio Anzalone, il
prorettore alla Ricerca dell’Università di Bologna Dario Braga e il prof.
Cesare Saccani del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di
Bologna.
Da sx: Il deputato Marco di Maio, il
vice presidente della provincia di Forlì-Cesena Guglielmo Russo, il consigliere
d’amministrazione di Hera Spa Roberto Sacchetti, il Direttore Ricerca e Mercato
Salvatore Molè; il responsabile Ricerca e Sviluppo Claudio Anzalone, il
prorettore alla Ricerca dell’Università di Bologna Dario Braga e il prof.
Cesare Saccani del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di
Bologna.
E’ stato inaugurato venerdì
mattina HEnergia, il Centro per lo sviluppo delle energie rinnovabili del Gruppo
Hera, struttura unica nel panorama delle utilities italiane, concepita e
realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Industriale
dell’Università di Bologna. Il Centro, che ha comportato un
investimento di circa 1,5 milioni di euro, è ubicato a Forlì, in via Balzella
24, nella stessa sede che ospita altre eccellenze tecnologiche di Hera:
il Polo Regionale di Telecontrollo Reti a Fluido e il Laboratorio d'analisi
specializzato in rifiuti ed emissioni.
Erano presenti numerose
autorità, fra cui il Vice Presidente della Provincia Guglielmo Russo, i
deputati Marco Di Maio e Bruno Molea, il consigliere regionale Tiziano
Alessandrini, il consigliere d’amministrazione Roberto Sacchetti, il
Direttore Tecnologie e Sviluppo Salvatore Molè e il responsabile Ricerca e Sviluppo
di Hera Spa Claudio Anzalone, il prorettore alla Ricerca dell’Università di
Bologna Dario Braga e il prof. Cesare Saccani del Dipartimento di Ingegneria
Industriale dell’Università di Bologna.
HEnergia nasce per valutare
principalmente tecnologie solari di produzione di energia elettrica e termica,
e la produzione, stoccaggio e utilizzo dell'idrogeno; ospita anche un piccolo
aerogeneratore ad asse orizzontale con un rotore di 2 m di diametro da 1 kWe di
potenza nominale. Prossimamente sarà completata anche una sezione destinata a
testare alcuni dispositivi sperimentali, sviluppati in collaborazione con
l'Università di Bologna, finalizzati ad incrementare le rese d'utilizzo e
diminuire l'impatto ambientale delle caldaie a biomassa.
Il Centro nasce con un’impostazione
"dinamica". Ciò significa che il suo contenuto tecnologico e le
attività che vi si svolgono potranno evolvere nel tempo in funzione dello
sviluppo delle tecnologie energetiche e degli interessi del Gruppo riguardo al
loro utilizzo in applicazioni industriali. La produzione di energia elettrica e
termica da fonti rinnovabili fa da sempre parte del più ampio impegno di Hera a
favore della sostenibilità. Impegno che nel 2012 ha portato il Gruppo a
produrre da fonti rinnovabili o assimilate 1368 GWh, pari al 71% della
produzione totale Hera, con l’obiettivo di raggiungere i 1.649 GWh entro il
2016.
Per favorire la divulgazione
verso l’esterno (ad esempio verso le scuole) dell’attività di HEnergia, è stato
allestito un percorso visitatori all’interno del Centro. Grazie a un sistema di
pannelli informativi e a un monitor touch-screen, anche i non addetti ai lavori
possono comprendere meglio e approfondire le attività svolte nel Centro.
Fonte: Forlì Today
Il Centro,
costato 1,5 milioni di euro, sorge in via Balzella, nella stessa sede che
ospita altre eccellenze tecnologiche. Venerdì l'inaugurazione
Forlì, HEnergia: il nuovo laboratorio Hera sulle
energie rinnovabili (Foto Frasca)
Forlì, 26
settembre 2013 - Quali saranno le fonti energetiche del prossimo futuro? Quelle
più promettenti per quanto riguarda i rendimenti, la sostenibilità ambientale
ed economica? Quelle, insomma, su cui varrà la pena di investire? Nasce per
rispondere a queste domande HEnergia, il test site sulle energie
rinnovabili del Gruppo Hera, una struttura unica nel panorama delle
utilities italiane, concepita e realizzata in collaborazione con il
dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Bologna.
Il Centro è
situato a Forlì, in via Balzella 24, nella stessa sede che ospita altre eccellenze
tecnologiche di Hera: il Polo regionale di telecontrollo reti a fluido e il
laboratorio d’analisi specializzato in rifiuti ed emissioni. HEnergia sarà
ufficialmente inaugurato domani mattina, alla presenza di Luciana
Garbuglia, assessore provinciale alla Qualificazione Ambientale e alle
Politiche Energetiche, e del Vice Presidente della Provincia Guglielmo Russo.
HEnergia
nasce per valutare principalmente tecnologie solari di produzione di energia
elettrica e termica, e la produzione, stoccaggio e utilizzo dell’idrogeno. L’investimento
per la realizzazione di HEnergia, circa 1,5 milioni di euro, è certamente
funzionale al raggiungimento di tale obiettivo, ma è anche dettato dalla
necessità di acquisire know-how diretto sulle diverse soluzioni tecnologiche
applicabili alla generazione primaria e secondaria di energia da fonte rinnovabile.
Fonte Dire
Video: http://www.youtube.com/watch?v=BFYMi1Oma-k
HEnergia:
ricerca su solare e idrogeno, energie del futuro, a Forlì
È stato inaugurato a Forlì HEnergia,
un centro di ricerca applicata sulle fonti energetiche rinnovabili del Gruppo
Hera. Nella struttura, unica in Italia, si studieranno da subito idrogeno e
solare, mentre è prevista in futuro anche una sezione dedicate alle biomasse. Quali
saranno le fonti energetiche del prossimo futuro? Quelle più promettenti per
quanto riguarda i rendimenti, la sostenibilità ambientale ed economica? Quelle,
insomma, su cui varrà la pena di investire? Nasce per rispondere a queste
domande HEnergia, il test site sulle energie rinnovabili del Gruppo Hera, una
struttura unica nel panorama delle utilities italiane, concepita e realizzata
in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Industriale
dell’Università di Bologna. Il Centro si trova a Forlì, nella stessa sede
che ospita altre eccellenze tecnologiche di Hera, il Polo Regionale di Telecontrollo
Reti a Fluido e il Laboratorio d’analisi specializzato in rifiuti ed emissioni. HEnergia
è stato inaugurato, alla presenza di Luciana Garbuglia, Assessore provinciale
alla Qualificazione Ambientale e alle Politiche Energetiche, e del Vice Presidente
della Provincia Guglielmo Russo. HEnergia nasce per valutare principalmente
tecnologie solari di produzione di energia elettrica e termica, e la
produzione, stoccaggio e utilizzo dell’idrogeno. I sistemi di produzione di
energia dal sole e quelli di accumulo e utilizzo differito sembrano presentare
ampi margini di miglioramento in termini di efficienza e funzionalità. Appare
dunque strategico concentrare su di essi la ricerca applicata.Sia per quanto
attiene il solare che l’idrogeno, HEnergia ospita componenti e
attrezzature non prototipali, sia di produzione italiana che estera, a diverso
grado di diffusione di mercato.
Prossimamente sarà
completata anche una sezione destinata a testare alcuni dispositivi
sperimentali, sviluppati in collaborazione con l’Università di Bologna,
finalizzati a incrementare le rese d’utilizzo e diminuire l’impatto ambientale
delle caldaie a biomassa. Il Centro nasce con un’impostazione dinamica. Ciò
significa che il suo contenuto tecnologico e le attività che vi si svolgono
potranno evolvere nel tempo in funzione dello sviluppo delle tecnologie
energetiche e degli interessi del Gruppo riguardo al loro utilizzo in
applicazioni industriali. La produzione di energia elettrica e termica da fonti
rinnovabili fa da sempre parte del più ampio impegno di Hera a favore della
sostenibilità. Impegno che nel 2012 ha portato il Gruppo a produrre da fonti
rinnovabili o assimilate 1368 GWh, pari al 71% della produzione totale Hera,
con l’obiettivo di raggiungere i 1.649 GWh entro il 2016.L’investimento per la
realizzazione di HEnergia, circa 1,5 milioni di euro, è certamente funzionale
al raggiungimento di tale obiettivo, ma è anche dettato dalla necessità di
acquisire know-how diretto sulle diverse soluzioni tecnologiche applicabili
alla generazione primaria e secondaria di energia da fonte rinnovabile, allo
sviluppo di soluzioni cogenerative, alla valutazione di sistemi di stoccaggio e
modulazione. La sperimentazione e l’analisi di tecnologie già disponibili sul
mercato consentirà in particolare di raggiungere molteplici obiettivi di
conoscenza i cui i principali sono i seguenti:
- valutare in maniera diretta e comparata i
rendimenti (vale a dire la capacità di trasformare in energia utilizzabile
l’energia primaria della fonte) sia di ogni singolo componente (per
esempio un particolare tipo di pannello fotovoltaico) che di intere
filiere in diverse condizioni d’esercizio
- verificare come questi rendimenti evolvono nel
tempo
- individuare interventi di miglioramento delle
condizioni d’esercizio
- approfondire e migliorare le condizioni di
cogenerazione (produzione combinata di energia elettrica e calore) e di
produzione del freddo (trigenerazione)
- testare sistemi per lo stoccaggio energetico
Grazie all’acquisizione di
tali conoscenze, il Gruppo Hera potrà orientare più efficacemente i propri
investimenti futuri sulle rinnovabili, privilegiando le soluzioni più
efficienti, stabili ed economicamente vantaggiose. Inoltre contribuirà alla
ricerca applicata su un tema di importanza per la qualità della vita di tutti i
cittadini, con un approccio pragmatico, volto a testare e comparare tecnologie già
sviluppate industrialmente. Le peculiari caratteristiche di HEnergia
consentiranno a Hera di partecipare a circuiti di ricerca, sviluppo industriale
e didattica, sia locali che internazionali, consentendo quindi da una parte di
ampliare l’acquisizione di prezioso know-how al di fuori dello stretto ambito
di attività propria, dall’altra di dare un contributo culturale ai territori di
riferimento.
Fonte: Greenplanet magazine
Video: http://www.youtube.com/watch?v=BFYMi1Oma-k
Canale Energia&Ambiente
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Hera studia l''Henergia' del
futuro
Parte un nuovo centro di ricerca su solare, eolico e
idrogeno
27
settembre, 10:44
FORLI' - Sfruttare al meglio l'energia solare. Capire
quali sono i metodi per ottenere il massimo possibile dal sole. Approfondire il
ruolo dell'idrogeno. Studiare i metodi di stoccaggio che, attualmente, sono la
sfida più problematica ed appassionante per chi si occupa di energia
rinnovabile. Sono tanti ed ambiziosi gli obiettivi che si pone Hera con il
nuovo laboratorio di ricerca 'Henergia' che sarà inaugurato domani a Forlì.
La multiutility, nei prossimi anni, investirà soldi ed
impegno per sfruttare le energie rinnovabili. Ma per farlo al meglio è
necessario approfondire la ricerca, correggere gli errori, capire i punti di
forza. I sistemi di produzione di energia dal sole e quelli di accumulo per
l'utilizzo differito, presentano infatti ampi margini di miglioramento. Ed è
proprio da questi margini di miglioramento che passerà, nei prossimi anni, la
vera sfida relativa alle energie rinnovabili.
Il centro forlivese, che si trova nella stessa sede di
via Balzella che ospita altre eccellenze tecnologiche di Hera come il polo di
telecontrollo reti a fluido ed il laboratorio di analisi specializzato in
rifiuti ed emissioni, ha un piccolo parco solare realizzato con pannelli di
vari tipi: da quelli più tradizionali che ormai si vedono sui tetti di molte
case a quelli più elaborati che si spostano per catturare il maggior numero di
raggi solari. Non si tratta di prototipi, ma di tecnologie già in commercio.
L'obiettivo è quello di studiare, attraverso misurazioni costanti, come possono
essere sfruttati al meglio.
Ma soprattutto quale può essere il sistema per
'conservare' l'energia prodotta ed usarla quando ce n'è bisogno. La produzione
fotovoltaica, infatti, può essere usata per per produrre idrogeno per via
elettrolitica. L'idrogeno è uno dei più promettenti vettori energetici:
particolare che potrebbe farne il mezzo attraverso il quale accumulare
l'energia prodotta. Nel mini parco eolico c'è anche un sistema ibrido che
produce contemporaneamente energia elettrica e termica ed una parabola, simile
nell'aspetto esteriore a quella che usano le tv per trasmettere sul satellite,
che serve per 'inseguire' il sole e che sarà usato per l'acqua calda.
Il centro di Forlì si completa anche con un piccolo
impianto eolico: anche in questo caso l'obiettivo è capire se e come la forza
del vento possa essere sfruttata anche in un ambiente poco favorevole come
quello urbano.
'Henergia' avrà anche, fra le sue caratteristiche, quello di essere in continua evoluzione, per stare al passo con la ricerca nel settore, in tecniche e materiali. Ma anche per allargare i propri orizzonti: è già in cantiere, infatti la realizzazione di una caldaia a biomasse multicombustibile. Anche in questo caso l'obiettivo è capire, attraverso la ricerca applicata, quali sono i migliori sistemi per usare al meglio questo tipo di energia rinnovabile.
'Henergia' avrà anche, fra le sue caratteristiche, quello di essere in continua evoluzione, per stare al passo con la ricerca nel settore, in tecniche e materiali. Ma anche per allargare i propri orizzonti: è già in cantiere, infatti la realizzazione di una caldaia a biomasse multicombustibile. Anche in questo caso l'obiettivo è capire, attraverso la ricerca applicata, quali sono i migliori sistemi per usare al meglio questo tipo di energia rinnovabile.
Fonte ANSA
Video: http://www.youtube.com/watch?v=BFYMi1Oma-k
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